Storia
La Valle Vegenana è una terra dolce e serena, da cui si ammira, sulla collina di fronte, la città di Camerino, circondata dalla sua alta cinta muraria del 1300, che lascia intravedere sagome di chiese e di campanili.


Da lontano, le costruzioni alte appaiono rosa, e le case basse nella conca quasi cineree nel contrasto dei colori con i prati verdi.
Sullo sfondo, si stagliano i Monti Sibillini, che racchiudono la misteriosa leggenda della Sibilla, ancora oggi sospesa tra racconti di fiabe e di cavalieri.
La Valle fa da cornice ad un antico castello medioevale, tuttora abitato dalla nobile famiglia che lo possiede, e che si può raggiungere passeggiando dal Borgo attraverso un sentiero che, nel bosco, oltrepassa la collina.
Frequenti allora possono essere gli incontri con gli animali non disturbati dalla presenza umana: volpi, istrici, tassi, cerbiatti e scoiattoli.
I casolari, in parte abbandonati e sparsi sulle colline, testimoniano che la Valle fu abitata nei secoli perlopiù da contadini la cui vita e commerci gravitavano attorno a Camerino.
Il cuore della Valle, con il suo originario e più consistente nucleo abitativo, è da ritenere fosse proprio l’antico eremo, oggi ristrutturato.
Tale passato è attestato da antiche iscrizioni sulla pietra e reperti documentali.
Tracce dal passato
Le origini del borgo sono attestate da antiche iscrizioni sulla pietra e reperti documentali, come ad esempio questo datato 13 settembre 1698:

Franciscus Justus Dei, et Ap(osto)licae Sedis gra(tiae) Ep(iscop)us Camerinens(is).
Univerisis, et singulis has p(rese)ntes inspecturis § fidem
facimus, [et] attestamur Venantium fil(ium) q(uondam) Hieronimi
Andresciani de Villa Vallis Vegenanae Status, et Dioc(esis)
cu(ri)ae camerinens(is) ad p(rese)ns reperivi in statu libbero ad
matrimonium contrahendum, ac in dicta Villa, nec alibi umquam
habuisse, nec modo habere uxorem; …(!) ex testium
depositionibus coram A(dmodum) R(everendissimo) D(omino)
Vicario N(ostr)o(!) G(en)erali iuxta nova(!) … Sacrae
Cong(regatio)nis S(ancti) Officii examinatis.
Nobis constitit, et constat § Sup(!)idem § Dio(cesi)s Camerini in
Ep(iscop)ali Palatio die 13 7(m)bris 1698
TRADUZIONE:
Francesco Giusti Vescovo Camerinense per grazia di Dio e della Apostolica Sede.
A tutti e ad ognuno di coloro che leggeranno queste cose presenti garantiamo e attestiamo che Venanzio figlio del fu Girolamo Andresciani di Valle Vegenana nello Stato e Diocesi della Curia di Camerino al momento appurai in stato libero per contrarre matrimonio e in detta città, né mai altrove ebbe, nè ora ha moglie;
… in base alla deposizione dei testimoni esaminata avanti il Molto Reverendo Signor Vicario … Generale conformemente alla … … Sacra Congregazione del Santo Officio.
A noi risultò e risulta ….
nel Palazzo Episcopale della Diocesi di Camerino il giorno 13 settembre 1698.